Le stampanti a getto d’inchiostro, soprattutto negli uffici ma a volte anche in ambito domestico, sono state lentamente soppiantate dalle stampanti laser – jet, note come a laser, che non utilizzano cartucce ma dei toner.  Come le cartucce, i toner sono di diversi quattro colori. La differenza sostanziale tra cartuccia e toner è che quest’ultimo riesce a fare molte più stampe, in molto minor tempo, si scarica quindi molto meno velocemente, ma per questo costa anche di più.

Una soluzione al problema del prezzo, però, c’è, ed è la rigenerazione. Il toner rigenerato fa risparmiare fino al 60 % sulla spesa. Il processo di rigenerazione, ecologico per l’ambiente, viene effettuato attraverso la pulizia del toner originale e il riempimento dello stesso con polvere di toner pari all’originale per qualità. Quest’operazione è meglio non farla a casa o da soli. Sebbene ci siano su internet diversi video che spiegano come effettuare una rigenerazione di un toner esasuto, è consigliabile evitarlo perché il problema del toner è che è tossico. Ed è per questo che è meglio far fare l’operazione a chi ne sa di più di noi, come ad esempio delle aziende specifiche. Attenzione però, il toner non può essere spedito perché in Italia il trasporto di materiali esausti è illegale. E’ preferibile che andiate in un centro specializzato vicino a casa vostra. Se non conoscete alcun negozio di questo tipo, vi consigliamo di affidarvi alle Pagine Gialle: scrivete “rigenerazione toner” sulla barra di ricerca, specificate qual è la vostra zona, e avrete il nome delle aziende che lo fanno.

Un toner originale può arrivare a costare anche 100 euro, la rigenerazione conviene perché potete spendere anche solo 30 euro, e si tratta veramente di un bel risparmio.